Ingredienti (per 4 persone)
• 500 gr di Caserecce fresche
• passata di pomodoro (vellutata)
• 1 melanzana
• 1 spicchio di aglio
• olio di semi
• sale
• ricotta salata grattugiata ( o pecorino)
• basilico
Procedimento
In un tegame versare un po’ d’olio e aggiungere uno spicchio d’aglio, poi versare anche la passata. Lasciar cuocere aggiustando di sale e di pepe. A fine cottura aggiungere 2 o 3 foglie di basilico. Prendere la melanzana, ricavare 8 fette spesse mezzo centimetro e tagliare a cubetti il resto. Lasciare spurgare la melanzana aggiungendo una manciata di sale grosso per almeno un’ora. Poi asciugare bene i pezzi di melanzana e friggerli in una padella con olio di semi ben caldo. A cottura ultimata appoggiare le melanzane su carta assorbente.
Mettere l’acqua a bollire e salarla, al bollore aggiungere la pasta e farla cuocere il tempo necessario. Riscaldare il sugo di pomodoro aggiungendoci i cubetti di melanzana fritta. Scolare la pasta al dente e completare la cottura in padella con il sugo (ricordando di tenere da parte un bicchiere di acqua di cottura nel caso la pasta fosse troppo asciutta).
Infine impiattare aggiungendo ad ogni piatto 1 o 2 fette di melanzana fritta e una bella spruzzata di pecorino o ricotta. Buon appetito!
Caserecce artigianali di Corleone
Libera Terra recupera la secolare tradizione della produzione di pasta nella città di Corleone, valorizzando l’esperienza dei maestri pastai della Cooperativa Rinascita Corleonese. La pregiatissima semola, dopo essere stata impastata, viene trafilata al bronzo ed essiccata lentamente in celle statiche, preservando le straordinarie caratteristiche organolettiche delle migliori selezioni di grano duro. La pasta è dedicata a Bernardino Verro che, nei primi del ‘900, si pose alla testa dei fasci siciliani contro la mafia del latifondo difendendo i poveri e i contadini della sua Corleone, sino a divenirne sindaco. Subì l’infamia e la violenza mafiosa fino alla tragica morte ma, non cessò mai di credere e difendere le sue idee per una società più giusta e democratica. Libera Terra è l'anima agricola delle cooperative che, sotto il segno dell'associazione Libera, gestiscono i terreni e gli impianti confiscati alla criminalità organizzata condividendo il progetto di riscatto con tanti produttori del Sud Italia. La pasta Libera Terra è dedicata a tutti coloro che onorano il ricordo delle vittime delle mafie attraverso il proprio impegno quotidiano.
Con Libera il g(i)usto di viaggiare offriamo un turismo basato su principi di giustizia sociale ed economica, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture, con lo scopo di contribuire allo sviluppo delle realtà delle diverse regioni italiane. Il g(i)usto di viaggiare offre la possibilità di conoscere e assaporare gusti, profumi e cibi tipici delle nostre regioni per riscoprire i sapori più genuini della terra, selezionati secondo criteri di qualità. A partire da quelli prodotti dalle cooperative agricole che gestiscono i beni confiscati e che da tempo hanno intrapreso un lungo percorso produttivo mediante la produzione biologica: i vini, le paste artigianali, i legumi tipici riscoperti, conserve tradizionali, oli che sono solo alcuni dei prodotti che Libera Terra promuove e commercializza nella distribuzione e ristorazione selezionata.